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1) Dizion. 5° Ed. .
ORARIO.
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Dizion. 5 ° Ed.
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ORARIO.
Definiz: Add. Che si calcola o si misura dall'ora, con ragguaglio allo spazio d'un'ora; e più largamente, Che si calcola o si misura d'ora in ora.
Dal lat. horarius; propriamente D'una sola ora, D'un'ora. –
Esempio: Galil. Op. VII, 245: L'autore.... va calcolando quante miglia per ora fa un punto della superficie terrestre posto sotto l'equinoziale, e quante si fanno da altri punti posti in altri paralleli; e non contento di investigar tali movimenti in tempi orarj, gli trova anco in un minuto d'ora, nè contento del minuto, lo ritrova sino a uno scrupolo secondo.
Esempio: E Galil. Op. VII, 444: Il primo (periodo dei flussi e riflussi).... è questo grande e notissimo, cioè il diurno, secondo il quale con intervalli di alcune ore l'acque si alzano e si abbassano.... Tre diversità si osservano in queste mutazioni orarie.
Esempio: Red. Lett. 1, 247: Quanto parrà a V. Sig. Eccellentissima che è costì presente e vede e considera le orarie mutazioni del male e degli accidenti concomitanti più fastidiosi.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 148: Alcune febbri sono brevi e benigne e salutari, come le orarie, che in poche ore si consumano affatto, volgarmente dette accidentali, e che per lo più succedono alla crapula o al violento esercizio. Le diarie o efemere finiscono ec.
Definiz: § I. E figuratam. detto di Chi faccia tale calcolo o misura, e secondo questi si regoli. –
Esempio: Red. Lett. 1, 155: Ne' mali delle febbri, più che in verun altro male, i medici si debbono dire artefici orarj, perchè nelle febbri di ora in ora si debbe mutar vela, secondo i venti che tirano.
Definiz: § II. Nel linguaggio astronomico, è aggiunto di circolo orario o cerchio orario, o di arco di cerchio orario, e vale Divisibile in parti corrispondenti a ore, in quanto i movimenti dei corpi celesti su tali archi servono alla misura del tempo. E in generale, nelle operazioni astronomiche, dicesi di archi arco orario, angoli angolo orario, linee linea oraria, od anche figure geometriche, come quella del fuso designante una porzione di superficie terrestre limitata da due meridiani; e vale Che ha attinenza con la determinazione o misura del tempo per mezzo del movimento dei corpi celesti. Detto anche del movimento movimento orario stesso. Usato anche in forza di Sost. per Circolo orario. –
Esempio: Dant. E. Sfer. 5: Il circulo orario si vede nella presente figura, il quale ordinariamente vien diviso in 24 parti, che contengono le 24 ore del giorno.
Esempio: Manfred. Inst. astron. 17: Tutti gli altri semicircoli della sfera immobile, tirati per li due poli del mondo come OFP (che vengono ad essere altrettanti meridiani, ma per gli altri luoghi della terra) si chiamano rispetto al luogo A, semicircoli orarj astronomici, e si denominano da qual numero d'ore, o di parti d'ore, che convengono alla loro distanza dal meridiano numerata sopra l'equatore o sopra qualsivoglia parallelo all'equatore...., dando per ogni 15 gradi un'ora, e numerando sempre dal semicircolo del meridiano OZP verso occidente.
Esempio: E Manfred. Inst. astron. 34: Quando due rivoluzioni del luogo apparente, e per conseguenza anco del vero prese dal meridiano, si facciano in tempi eguali, può supporsi.... che il moto vero arrivi a ciascun circolo orario con intervalli di tempo proporzionali agli angoli di essi orarj; ma l'istesso non può dirsi del luogo apparente.
Esempio: E Manfred. Inst. astron. 35: Se per li due punti V, A si intenderanno passare i due circoli orarj astronomici, PA orario apparente, e VP orario vero, e i due paralleli all'equatore GA parallelo apparente, ed FV parallelo vero, l'arco VK dell'uno degli orarj, intercetto fra questi due paralleli, si dirà parallasse di declinazione del fenomeno, onde è chiaro che se questi due orarj taglieranno l'equatore ec.
Esempio: E Manfred. Inst. astron. appr.: L'angolo fatto nel polo P dai suddetti orarj, cioè VPA, si dirà parallasse oraria del medesimo fenomeno, e questo sarà misurato, o dall'arco dell'equatore MT, o da quello di qualsivoglia parallelo AK, compreso fra' medesimi orarj.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 2, 124: E dividendo questo numero per 365 si avrà il movimento diurno == 59', 8", 33, il quale, diviso ancora per 24h, darà il movimento orario, e così via via de' movimenti in 1', in 1" ec.